SIC Langhe di Spigno Monferrato
Per chi ama la natura, le attività all'aria aperta
15018 Spigno Monferrato (AL)
Merana
https://www.areeprotetteappenninopiemontese.it/2020/08/25/zsc-it1180010-langhe-di-spigno-monferrato/
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/rete-natura-2000/siti-della-provincia-alessandria
Comuni interessati: Merana (AL), Spigno Monferrato (AL), Mombaldone (AT), Roccaverano (AT), Serole (AT)
Il sito è localizzato sulle alture collinari poste in sinistra idrografica della Bormida di Spigno, ad una altitudine compresa tra i 250 e gli 800 m di altezza. Il sito è situato nell'alta langa, in un'area contraddistinta da una morfologia complessa, generata dall'intensa erosione meteorica di rocce tenere quali marne, sabbie ed arenarie (calanchi). Alcuni sentieri partono dal fondovalle, all'incirca nei pressi dell'abitato di Merana, e si dirigono verso i rilievi più elevati. Il loro percorso segue le linee di cresta divisorie dei bacini idrografici e dà la possibilità di apprezzare particolari scoscendimenti calanchivi che solcano i versanti.
L’interesse specifico del sito, una delle aree a clima più caldo delle Langhe, è legato alla presenza di una caratteristica flora termoxerofila, con elevata presenza di elementi mediterranei e sub-mediterranei.
Tra le specie più spiccatamente mediterranee si segnala la presenza di Filago pyramidata, inserita nella Lista Rossa italiana, terebinto (Pistacia terebinthus), sorbo domestico (Sorbus domestica), ginestra odorosa (Spartium junceum) e elicriso (Helichrysum italicum).
Nel sito è segnalata la presenza di Gladiolus palustris, specie inserita negli allegati della D.H. (All. II e IV) nonchè indicata come vulnerabile nella Lista Rossa regionale; si ricorda la presenza di Campanula medium, specie subendemica dei rilievi delle alpi occidentali, di quelli collinari interni del Piemonte e dell’appennino. Tra gli habitat di interesse comunitario sono presenti i prati xerici a Bromus erectus (6210), che per l’abbondante fioritura stagionale di orchidee sono classificati come prioritari ai sensi della D.H. Tra gli ambienti di interesse comunitario sono inoltre stati censiti i castagneti (9260) e residui saliceti arbustivi ripari a Salix eleagnos (3240).
La morfologia e le particolari condizioni climatiche rendono il territorio particolarmente favorevole ad ospitare numerose specie di rettili: ne sono state rilevate infatti ben 9, di cui 5 di interesse comunitario. Spicca la presenza di alcuni elementi poco diffusi in Piemonte, come il saettone (Zamenis longissimus) e la natrice tassellata (Natrix tessellata), entrambe inserite nell’All. IV della D.H., e di specie tipicamente mediterranee, come la natrice viperina (Natrix maura) e la luscengola (Chalcides chalcides), quest’ultima al limite del suo areale di distribuzione. Nelle zone umide lungo la Bormida di Spigno e lungo i torrenti che solcano il territorio del sito, sono stati rilevati anche 4 anfibi; essi sono: il rospo comune (Bufo bufo), la rana di Lessona (Rana lessonae, All. IV), la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) ed il tritone appenninico (Triturus alpestris apuanus), anch’esso tipico elemento a gravitazione mediterranea, in Piemonte al limite del suo areale di distribuzione.
L’avifauna conta 25 specie, tutte nidificanti e per la gran parte legate ad ambienti forestali; 3 specie sono inserite nell’All. I della Direttiva Uccelli (D.U.): il succiacapre (Caprimulgus europaeus), la tottavilla (Lullula arborea) e l’averla piccola (Lanius collurio).