Santa Maria di Fontaniale

Informazioni utili per il soggiorno

Cassine
Santa Maria di Fontaniale

15016 Cassine (AL)
frazione Gavonata
Tel. +39 (0144) 714746
Tel. +39 0144 715151
http://www.diocesiacqui.piemonte.it

La chiesa di Santa Maria di Fontaniale, così denominata perchè collocata presso un'antica fonte, fu dipendenza dell'Abbazia di Santa Giustina di Sezzadio, e sorse sui terreni che il marchese aleramico Otberto, donò nel 1030 ai monaci Benedettini. In seguito alla decadenza benedettina, l'Abbazia di Santa Giustina, nel 1478 passò alle famiglie Petracoli di Cortona e ai Corte di Pavia.
Nel 1592 divenne proprietà della Congregazione degli Oblati di Sant'Ambrogio di Milano, istituita nel 1578 da San Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano. Per interessamento del Cardinale Borromeo, Papa Gregorio XIII avendo già riconosciuto la nuova Congregazione, con un breve del gennaio 1582 incorporava e univa la Badia di Sezzadio agli Oblati di Sant'Ambrogio e questi, all'ingresso in Santa Giustina, dedicarono le loro cure anche alla chiesa di Santa Maria di Fontaniale.
Lavori di ampliamento promossi dagli Oblati sono confermati dalla visita apostolica nel 1585 del Vescovo di Famagosta, quando ordinò che attesa la "grande devozione della cappella venisse eretta ingrandita come si è incominciato" e i documenti parlano di interventi sino a tutto il 1632 - 1633.
Nel 1611 si rifece il campanile e nel 1631 si parla di nuovo "de dictae ecclesiae ampliazione", considerando che negli ultimi mesi il concorso dei fedeli fosse maggiormente accresciuto.
In seguito a questo ulteriore ampliamento, si ordinò nel 1632 alla fabbriceria di fare un portico su due lati ed una via lastricata dalla fontana alla chiesa.
L'attuale edificio posto presso un complesso di antichi cascinali si presenta con una facciata di tipo barocco, l'interno ad una navata e due cappelle laterali che formano un transetto.
Nella cappella di sinistra si vede una pregevole tela seicentesca con l'Annunciazione.
Nella niccchia sull'altare maggiore fu posta dal 1598, ad opera dell'Oblato Marco Aurelio Grattarola, la statua della Madonna in legno policromo, dichiarata dal popolo miracolosa già pochi anni dopo, perciò la chiesa assunse il titolo di Beata Vergine dei Miracoli.

Tratto da:
Cassine: Terra di storia - Storia di Terra
a cura di S. Arditi e G. Corrado

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