Infernot del Municipio
Storia e Cultura
via G. Marconi, 9 - 15030 Terruggia (AL)
Tel. +39 0142 401400
E-mail: info@comune.terruggia.al.it
https://www.comune.terruggia.al.it/it/page/infernot
Infernot pubblico.
Per le visite prendere contatti preventivamente con gli Uffici Comunali (tel. 0142 401 400, info@comune.terruggia.al.it). Negli orari di chiusura degli Uffici, è possibile prendere contatti preventivamente con il Bar del Municipio (tel. 0142 801 311).
L’Infernot del Municipio è situato nella struttura dell’edificio comunale a una profondità di circa nove metri, si accede al punto più profondo dopo l’ampia cantina e due rampe di scale. La tipologia rientra tra gli infernot a struttura circolare.
Ph. credit Comune di Terruggia
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Nel 2014 l’UNESCO ha riconosciuto i "Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il "Monferrato degli Infernot" è la componente n. 6 del sito Unesco.
L’Infernot è una piccola cella sotterranea interamente scavata nella roccia alla quale si accede solitamente dalla cantina. In queste piccole camere la temperatura e l’umidità costanti, l’assenza di luce, ventilazione e rumore garantivano in passato le condizioni ideali per custodire le bottiglie del miglior vino.
Tali manufatti, unici nel loro genere e piccoli gioielli architettonici, testimonianza dell’antico sapere contadino sono presenti solo in Monferrato. Sono stati realizzati tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento dagli abitanti locali che scavavano nella nuda roccia con picconi e scalpelli secondo il proprio gusto.
Ogni infernot è diverso dall’altro: con pianta circolare, quadrata o rettangolare, multicamera o a corridoio. Gli alloggiamenti per le bottiglie sono piani continui, gradoni o nicchie; le finiture delle pareti possono essere più o meno lisce o a spacco naturale. Molti hanno un tavolo centrale scavato nella roccia, fregi o abbellimenti.
Il materiale in cui sono realizzati è la Pietra da Cantoni, arenaria tipica di questa zona.