Comune Castellazzo Bormida

Informazioni utili per il soggiorno

Castellazzo Bormida
Comune Castellazzo Bormida

via XXV Aprile - 15073 Castellazzo Bormida (AL)
Tel. +39 (0131) 272.801
Fax: +39 (0131) 270.337
E-mail: sindaco.ferraris@comunecastellazzobormida.it
http://www.comune.castellazzobormida.al.it/it-it/home

Castellazzo Bormida nasce con il nome di Gamondio nel VII-VIII sec., in epoca longobarda, diviene poi una “corte regia” proprietà imperiale diretta. Nel 1168 contribuisce alla fondazione di Alessandria, con ben 40 famiglie.
Conserva il centro storico medievale e parti delle sue strutture difensive, con la Torre dell’Orologio, il Torrione, il tracciato ellittico delle mura d’epoca comunale e quello pentagonale voluto da Ludovico il Moro (XV sec.).
La religiosità di Castellazzo è testimoniata dall’alto numero di chiese, tanto che è noto come “il paese delle 40 chiese”, e dal fatto che vi nacquero ben 3 santi: Sant’Ugo Canefri (XII sec.), San Paolo della Croce (XVIII sec. - i cui luoghi ancor oggi meta di pellegrinaggio da tutto il mondo) e San Gregorio Maria Grassi (XX sec.).
Delle 12 chiese rimanenti, citiamo le più importanti dal punto di vista storico-artistico.
San Martino: si dice sia la più antica chiesa di Castellazzo, l’architettura è romanica, con un interessante portale con leoni stilofori, ma oggi appare caratterizzata soprattutto dagli interventi del Cinquecento.
Trinità da Lungi: come dice il nome, si trova isolata nella campagna, all’esterno del paese. Sorta nel XII secolo, è un importante esempio del romanico piemontese, in particolare per la decorazione scultorea dei capitelli. All’interno si conservano anche affreschi del Tre-Quattrocento.
Santo Stefano extra muros: anche questa chiesa è lontana dal centro abitato e presenta caratteri romanici, nelle absidi e nella cripta. L’interno e la facciata risalgono invece al periodo barocco.
Santa Maria della Corte: l’origine della chiesa è attorno all’anno Mille, ma è stata pesantemente riplasmata in epoca moderna, con un interno riccamente decorato. Tra le opere d’arte ricordiamo la scultura in facciata della Madonna di Filiberti (XV sec.) ed un particolare leone veneziano in marmo.
Santuario della Madonna della Creta: le origini della devozione risalgono al Seicento, quando in questo luogo si venerava la scultura della Madonna ancor oggi presente, ma con il crescere del numero dei fedeli da cappella votiva divenne un imponente Santuario tra fine Ottocento ed inizio Novecento. Oggi è comunemente detta “Madonnina dei Centauri” perchè protegge i motociclisti: attorno ad essa si è infatti sviluppato un celebre raduno motociclistico internazionale che si ripete ogni anno a luglio.

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