Santa Maria Assunta - Pieve di Santa Maria
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via Roma, 54 - 15050 Fabbrica Curone (AL)
Tel. +39 (0131) 780.280
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https://www.cittaecattedrali.it/it/bces/161-pieve-di-santa-maria
La pieve di Santa Maria di Fabbrica Curone è totalmente in pietra di fiume o comunque di provenienza locale ed è costituita da elementi di varie dimensioni. La costruzione è a pianta longitudinale, priva del transetto e con abside quadrata. La navata centrale presenta una copertura a capanna, mentre le due navate laterali sono coperte con falda semplice. La facciata è caratterizzata dalla presenza di un protiro, anch’esso in pietra, realizzato intorno al 1881. Sulla controfacciata, sopra il portone, è ancora visibile traccia dell’originaria bifora romanica, unico decoro probabilmente della facciata antica, poi chiusa per aprire tre finestre che dessero maggior luce alla chiesa. Sempre in facciata, una fila di archetti semplici è visibile sotto le coperture, così come lungo i fianchi della chiesa, intervallati da lesene sopra le navate laterali. Il campanile venne costruito nel 1606, come testimonia un’iscrizione su una delle pietre del basamento, l’aspetto attuale è il risultato di successivi innalzamenti e modifiche. L’interno della pieve è a tre navate, la copertura a volta venne realizzata nel XVII secolo, con la conseguente copertura delle capriate lignee originarie e delle monofore che si aprono sulla navata centrale. I pilastri nell’ordine di quattro per ciascuna navata, sono costituiti da un semplice corpo quadrato, cui si addossano due semicolonne con scopo ornamentale. La pavimentazione interna, costituita da lastre di pietra, è ancora quella originale. All’interno della Pieve di Fabbrica è conservata una pregevole statua dell’Assunta datata 1859 e realizzata da Luigi Montecucco, scultore di Gavi Ligure le cui opere sono presenti in numerose parrocchie della Diocesi di Tortona. Entrando, a destra, si trova l’altare del Rosario, appartenente all’omonima Confraternita. Qui fa da ancona un pregevole dipinto ad olio del XVII secolo raffigurante l’arciprete A. Dall’Occhio, preposito di Fabbrica dal 1624 al 1668, committente dell’opera, assieme a San Domenico ai piedi della Vergine.