Trekking Urbano Gavi

Trekking Urbano

Trekking Urbano è l'iniziativa sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, pensata per conoscere le città del territorio della provincia di Alessandria con uno storytelling visivo coinvolgente. Illustrazioni originali e percorsi tra monumenti iconici e angoli nascosti, valorizzando cultura e paesaggio. Un'esperienza emozionante pensata per turisti e cittadini.

Guarda il video di Fabio De Vivo e ripercorri il suo itinerario che trovi nella mappa qui sotto, insieme ad una descrizione dei principali punti di interesse

Gavi
Gavi

Le colline coltivate a vigneto e la vicina catena degli Appennini hanno da sempre caratterizzato il territorio di Gavi, infatti per molti secoli, attraverso le antiche Vie del Sale, fu importante luogo di transito e postazione di riscossione pedaggi su merci e viandanti, fra la Liguria ed il Piemonte.

Rinomato in tutto il mondo è il Gavi DOCG, vino che viene prodotto in 11 comuni su di una superficie di circa 1450 ettari, vinificato da uve Cortese, sia fermo sia spumantizzato.

Malgrado le alterne vicende storiche Gavi è stata prevalentemente territorio della Repubblica di Genova, definito Oltregiogo, “al di là degli appennini”,

ancora oggi possiamo ammirare, sparse fra le colline, le meravigliose dimore, che a partire dal 1600, importanti famiglie nobili genovesi edificarono, intensificando la coltivazione di un vitigno già presente sul territorio dall’anno Mille, a bacca bianca, il Cortese.

Fondazione Cassa di risparmio

Progetto realizzato da Alexala con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria

Fondazione Slala

Il video del creator Fabio De Vivo è stato reso possibile dal progetto "Alla scoperta del basso Piemonte" realizzato da Fondazione SLALA

Itenary
  1. In Via Mameli Chiesa Parrocchiale di San Giacomo , in funzione dal 1172 come ospedale dei Pellegrini sulla via di San Giacomo De Compostela, subì rimaneggiamenti barocchi nel 1700 con l’aggiunta del campanile esagonale. La facciata in pietra arenaria ha uno splendido portale, nella lunetta L’ultima Cena con Cristo che calpesta un demone.
    Molte le opere d’arte all’interno fra le quali spicca il dipinto quattrocentesco La Madonna fra i Santi Giovanni e Giacomo di Gandolfino da Roreto, la piccola statua in marmo della Madonna di Francesco Schiaffino, il dipinto Madonna con San Gaetano e angeli di Domenico Piola, due affreschi databili fine 1300 rappresentanti San Sebastiano con San Rocco e la Madonna della Misericordia.
  2. Palazzo del Municipio , edificio medievale in pietra calcarea, sulla facciata due archi con pilastro centrale a testimonianza della presenza di un’antica loggia, ristrutturato con sopraelevazione alla fine del 1700.
  3. Il Portino o Porta di Bagnacavallo , in vico Portino, edificata nel corso del 1200, in pietra arenaria, è l’unica superstite delle quattro porte medievali con le mura che dal Forte racchiudevano Gavi.
  4. In via Ospedale, l’Oratorio dei Bianchi uno dei tre oratori di Gavi, il più antico, edificato a fine 1500, all’interno affresco seicentesco di grandi dimensioni raffigurante il Giudizio Universale dell’artista genovese Giovanni Battista Carlone.
  5. Il Forte si erge maestoso sullo sperone di roccia che sovrasta il paese, ha subito nel corso dei secoli numerose modifiche in linea con l’evoluzione delle armi da guerra.
    Roccaforte in periodo pre-romano e romano, nel medioevo un castello con alte mura. Nel 1625 la Repubblica di Genova iniziò i lavori che trasformarono il castello nell’attuale fortezza.
    Nel 1854 fu disarmato, fu in seguito utilizzato come campo di prigionia durante le due guerre mondiali. Il forte è anche raggiungibile a piedi dal centro di Gavi.
  6. Sulla collina a pochi chilometri si trova il Santuario della Madonna della Guardia , fu eretto nel 1861 in meno di quattro mesi, con la manodopera della popolazione di Gavi. Tutto iniziò nel 1817: una lunga siccità desolava le campagne minacciando carestia e fame; i gaviesi portarono in processione la statua della Madonna della Guardia sul monte, e ne invocarono l'intervento. All'indomani piovve a dirotto. Conserva al suo interno la bella statua lignea di Nostra Signora della Guardia, del 1746, ex voto di un gaviese, Giacomo Bertelli.
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