Comune Cella Monte
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Cella Monte, uno dei Borghi più Belli d'Italia, è sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, con il suo Infernot, nato per salvaguardare e valorizzare la pietra arenaria utilizzata come materiale di costruzione fino a metà del secolo scorso.
Dall’Ecomuseo, percorrendo la via centrale, si giunge alla chiesetta romanica di San Quirico, che sorgeva nel nucleo primitivo dell’abitato. Da qui si ha una bella vista panoramica sulle colline e borghi circostanti.
Un itinerario tra le meraviglie paesaggistiche del territorio conduce il visitatore tra Cella Monte e la sua frazione Coppi, accompagnato dalle riproduzioni delle opere dell’artista Gianni Colonna.
Il borgo è celebre per la Sagra Regionale del Tartufo Bianco in Valle Ghenza, che si tiene nel mese di novembre.
Nel 2014 l’UNESCO ha riconosciuto i paesaggi vitivinicoli di “Langhe Roero e Monferrato” come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Cella Monte si trova nel cuore del “Monferrato degli Infernot”. L’Infernot è una piccola cella sotterranea interamente scavata nella roccia alla quale si accede solitamente dalla cantina. In queste piccole camere la temperatura e l’umidità costanti, l’assenza di luce, ventilazione e rumore garantivano in passato le condizioni ideali per custodire le bottiglie del miglior vino. Tali manufatti, unici nel loro genere e piccoli gioielli architettonici, testimonianza dell’antico sapere contadino sono presenti solo in Monferrato. Sono stati realizzati tra seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento dagli abitanti locali che scavavano nella nuda roccia con picconi e scalpelli secondo il proprio gusto. Ogni infernot è diverso dall’altro: con pianta circolare, quadrata o rettangolare, multicamera o a corridoio. Gli alloggiamenti per le bottiglie sono piani continui, gradoni o nicchie; le finiture delle pareti possono essere più o meno lisce o a spacco naturale. Molti hanno un tavolo centrale scavato nella roccia, fregi o abbellimenti.
Cella Monte ospita la sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, nato per valorizzare e conservare il materiale sedimentario tipico di questa zona nel quale sono stati realizzati gli Infernot. Tale arenaria formatasi milioni di anni fa quando il mare si ritirò dalla Pianura Padana, è particolarmente compatta e quindi adatta per estrarne blocchi utilizzati per la costruzione degli edifici ma allo stesso tempo facilmente lavorabile e adatta allo scavo. La sede dell’Ecomuseo è Palazzo Volta, il cui recente restauro ha portato alla luce il loggiato del ‘400. La visita all'Ecomuseo si completa con la passeggiata nel borgo, in cui non ci si stanca di trovare angoli fioriti e caratteristici da fotografare.