Chiesa di San Martino

Histoire et Culture

Castellazzo Bormida
Chiesa di San Martino

via Marconi, 1 - 15073 Castellazzo Bormida (AL)
Tel. +39 0131 265426
Tel. +39 (0131) 272.832
E-mail: beniculturali@diocesialessandria.it
E-mail: biblioteca@comunecastellazzobormida.it
https://diocesialessandria.it/
https://www.cittaecattedrali.it/it/bces/152-chiesa-di-san-martino

Probabilmente la più antica chiesa di Castellazzo Bormida, fondata certamente prima del Mille.
I primi dati certi sulla chiesa sono del 1106, in un istrumento stipulato "in locum gamundii, in platea s.martini"; a quell'epoca forse risalgono i capitelli presso l'altare, da poco riportati alla luce, e i leoni stilofori posti in facciata, la cui collocazione originaria è del tutto ignota.
La chiesa viene "copiata" dai gamondiesi ad Alessandria dopo la fondazione della città; le due canoniche affidate all'Ordine dei Padri Agostiniani, a Castellazzo dall'anno 1264, rimangono in contatto attraverso i secoli fino all'ottocentesca demolizione della chiesa di Alessandria. La chiesa è forse ricostruita nel XIV secolo, e subisce ampliamenti nei primi decenni del Cinquecento; i lavori terminarono nel 1534 con lo spostamento in avanti della facciata ad inglobare la torre campanaria, che prima era Albo Pretorio: il giorno primo febbraio la chiesa fu consacrata da Leonardo di Vercelli, vescovo di Betlemme (che il giorno successivo consacrerà anche la rinnovata S.Maria della Corte).
La facciata viene definitivamente completata nel 1561.
L'aspetto reale della chiesa in questi secoli resta ignoto.
Nel 1929 la chiesa, che aveva una grossa finestratura in facciata e rigoni orizzontali all'esterno, viene pesantemente ristrutturata e riportata al presunto aspetto iniziale (che vediamo oggi) in linea con lo spirito pseudo-conservatore dei restauratori del tempo.
Nella notte tra il 15 e il 16 settembre 1895 per una candela lasciata accesa presero fuoco le scale interne del campanile posteriore.
Il campanile venne presto ricostruito su disegno dell'arch. Giuseppe Boidi Trotti, sopralzandolo di circa 15 metri sulle strutture della vecchia torre. Il campanile, dopo decenni di inattività, è stato recentemente consolidato (anche a seguito dei terremoti dell'agosto 2000 e dell'aprile 2003) e nuovamente dotato di campane.
Il convento di S.Martino viene citato per la prima volta in un testamento del 1347. L'aspetto attuale discende dalla ricostruzione avvenuta tra il 1664 e il 1675.
Alla fine dell'Ottocento viene ridotto ad una sola ala. Nella stessa occasione, probabilmente, vengono decorate le stanze interne rimaste.
L'ala superstite del convento è ancora oggi esistente e, grazie all'intensa attività del parroco don Gianni Cossai, dal settembre 2005 è riaperta all'utilizzo della comunità castellazzese.

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