Oratorio dei Rossi

Geschichte und Kultur

Serravalle Scrivia
Oratorio dei Rossi

via Berthoud, 21 - 15069 Serravalle Scrivia (AL)
Tel. +39 (0143) 651.91
E-mail: parr.serravallescriv@libero.it
https://www.cittaecattedrali.it/it/bces/540-oratorio-dei-rossi-serravalle-scrivia

L’oratorio della Santissima Trinità e di San Giovanni Battista è sede dell’omonima Confraternita.
Venne fondato il 24 giugno 1532 ed è comunemente conosciuto come l’oratorio “dei Rossi”. L’appellativo deriva dal colore dell’abito che i confratelli indossano durante le funzioni religiose, il rosso appunto, simbolo della regalità di Cristo e del fuoco della carità, con cui la Confraternita assiste i pellegrini ed i carcerati. L'attuale Oratorio della Trinità risale al 1727 (questa data è incisa sul libro aperto, tenuto tra le mani di San Giovanni evangelista, la cui statua si trova all'interno dell’Oratorio stesso).
L'Oratorio dei Rossi costituisce un singolare esempio di barocchetto genovese.
Curiosità: per il portale di ingresso sono state impiegate colonne di ordine dorico provenienti dalla vicina area archeologica di Libarna.
All'interno dell'Oratorio si segnalano: il gruppo ligneo processionale policromo della Trinità e San Giovanni Battista, risalente al XVIII secolo, opera dello scultore Luigi Fasce; la Sacra Famiglia con San Giovannino, dipinto ad olio di scuola genovese, databile tra il 1660 e l'inizio del '700, che si ritiene riconducibile al pittore genovese Valerio Castello od a suoi allievi; il baldacchino dell'altare maggiore, in legno e tela policroma, su cui è apposto lo stemma della Confraternita, opera risalente al secolo XVII; la pala dell'altare laterale destro raffigurante San Carlo Borromeo e San Francesco da Paola del XVIII secolo, il primo è il riformatore delle Confraternite in generale, il secondo è santo la cui devozione si diffuse proprio tra le Confraternite della Trinità; la pala dell'altare laterale sinistro raffigurante la Madonna del Buon Rimedio ed i Santi Giovanni De Matha e Felice di Valois, fondatori dell'Ordine religioso della Santissima Trinità per il riscatto degli schiavi, cui la nostra Confraternita è istituzionalmente legata; il quadro a destra dell'ingresso, raffigurante il Battesimo di Gesù, opera della scuola dello stesso Valerio Castello; il quadro a sinistra dell'ingresso, raffigurante la decapitazione del Battista, di scuola lombarda.

Sono da segnalare anche alcuni oggetti visibili solo durante le processioni: i tabarrini delle cappe, cioè le mantelline degli abiti della Confraternita, i broccati e gli argenti per uso liturgico scampati alle soppressioni napoleoniche del 1811. La solennità titolare della Santissima Trinità (domenica dopo Pentecoste) viene festeggiata con Processione per le vie del borgo (dal centro storico fino all'imbocco di viale Martiri e rientro).
La Confraternita partecipa alle processioni parrocchiali del Corpus Domini, la domenica seguente quella della Santissima Trinità, e della Madonna Addolorata (Patrona di Serravalle) la terza domenica di settembre.
Nelle cerimonie ufficiali i confratelli indossano l'abito rosso (cappa e tabarrino) e portano le insegne (crocifissi e/o gonfalone).

Tra le festività vissute dalla Confraternita quella di San Francesco da Paola, la prima domenica utile dopo la ricorrenza liturgica di questo santo (che nel calendario è il giorno 2 aprile), nonchè la festa mariana del nostro sodalizio, cioè la Madonna del "rimedio" (volgarizzazione dal latino "redemo" ossia riscatto di chi è schiavo) la seconda domenica di ottobre (la relativa ricorrenza liturgica è l'8 ottobre).

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